Il Pentagono ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina: forniture per 125 milioni di dollari subito, ed ulteriori armamenti per 150 milioni di dollari che saranno erogati nel corso dell’anno se il paese europeo procederà a riforme «della difesa e in altre aree chiave in linea con i principi e gli standard della NATO». A riportarlo è direttamente il sito dell’ambasciata americana a Kiev, riportando che il pacchetto di forniture comprenderà «due motovedette Mark VI armate per migliorare la capacità dell’Ucraina di pattugliare e difendere le sue acque territoriali». Inoltre, specifica il comunicato che Il pacchetto «include anche capacità per migliorare la letalità, il comando e il controllo e la consapevolezza della situazione delle forze ucraine attraverso la fornitura di radar di contro-artiglieria aggiuntivi e attrezzature tattiche».
Il comunicato americano spiega in modo limpido e senza giri di parole anche gli scopi della fornitura: «Questa azione riafferma l’impegno degli Stati Uniti a fornire armi letali difensive per consentire all’Ucraina di difendersi più efficacemente dall’aggressione russa».
Si tratta delle terza misura da “guerra fredda” messa in campo dall’amministrazione Biden nel giro di pochi giorni. Seguendo il dispiegamento di quattro bombardieri B-1 della US Air Force in Norvegia, al confine con la Russia, e le pressioni economiche e diplomatiche esercitate sulla Germania per porre fine all’accordo sul gasdotto Nord Strem 2 che porterebbe in Europa il gas russo.